Fairphone2, il primo telefono etico

Dietro al business di cellulari, smartphone e pc si nasconde un mercato dei metalli necessari per la loro produzione che devasta interi territori e porta a guerre sanguinose per il controllo delle miniere, specialmente nella Repubblica Democratica del Congo (leggi Nei cellulari e nei pc c’è la guerra).
Fairphone2, il primo telefono etico

È proprio da qua che nasce il progetto Fairphone, un’impresa sociale con base in Olanda creata grazie alla partnership tra Action Aid, Waag Society e Schrijf – Schrijf, per provare a costruire uno smartphone secondo principi di equità e sostenibilità.
Al primo punto del progetto c’è la trasparenza: la provenienza delle materie prime, la filiera produttiva, la composizione del prezzo di acquisto, è tutto on line, a disposizione dei cittadini consumatori. Grande attenzione ovviamente è dedicata all’acquisto delle materie prime cause di conflitti: lo stagno, grazie alla collaborazione con Conflict Free Tin Initiative (CFTI) è certificato provenire da miniere conflict -free, così come il tantalio certificato grazie alla collaborazione con il network Solutions for Hope.


Ma anche i fornitori sono oggetto dell’attenzione del progetto Fairpone: lo smartphone è assemblato in Cina dall’azienda Guohong, e grazie ad un accordo frutto di trattative, la ditta si è sottoposta ad un assessment condotto dalla TAOS (Training, Auditing, Organization and Systems) per verificare che rispondesse ai requisiti previsti dal codice di condotta dell’Ethic Trading Initiative’s in materia Responsabilità Sociale d’Impresa. Sulla base dei risultati di questa ricerca sono state proposte delle azioni di miglioramento per la ditta che ha già provveduto ad implementare, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria e della luce all’interno della catena di assemblaggio.


Buona parte digli sforzi si sono poi concentrati nel creare un fondo a favore dei dipendenti. Per ogni Fairphone acquistato, infatti, 2,5 dollari sono destinati al worker welfare fund, che i dipendenti stessi, attraverso la partecipazione democratica, possono decidere come usufruirne: per l’assistenza sanitaria, per dei corsi di formazione, per il miglioramento delle loro condizioni lavorative o incassarlo sotto forma di bonus.


Interessante è anche il focus sul design e sulla diminuzione dei rifiuti: il Fairphone è pensato per poter essere riparato in tutte le sue componenti in maniera autonoma per allungarne il ciclo di vita. Sullo shop on-line si possono acquistare in caso di rottura dallo schermo alla videocamera e si possono sostituire in maniera autonoma. È inoltre in fase di avanzamento il progetto che prevede la raccolta dalle discariche in Ghana dei cellulari rottamati (che devastano il territorio) per costruire in futuro un Fairphone utilizzando interamente materiale di riciclo. Da pochi mesi è inoltre possibile disegnare la propria custodia e farla creare dalla Fairphone attraverso una stampante 3D.

Fairphone2, il primo telefono etico
La produzione è iniziata un anno fa attraverso il Crowd funding, con 25.000 consumatori che hanno ordinato e pagato in anticipo lo smartphone per poter avviare la produzione. Ad oggi sono 60.000 i pezzi venduti, ed è notizia recente che a breve lo smartphone arriverà ad essere distribuito non solo on line ma in alcuni punti vedita di economia solidale. Fare impresa in maniera etica  si può. E’ solo una questione di volontà e di consumatori responsabili che premiano chi si lancia in queste avventure.

Gabriele Mandolesi

Fonte: comune-info.net